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La Wagner: Africa terreno di conquista

Marco Tamburro

La Wagner: Africa terreno di conquista

Le attività in Africa e l’ascesa della Wagner di Prigozhin

Dal 2017, la Russia ha ampliato in modo aggressivo la sua presenza militare in Africa attraverso il Gruppo Wagner, un insieme di società di facciata e di gruppi di mercenari russi precedentemente di proprietà del defunto uomo d’affari Yevgeny Prigozhin. Anche nel Congo orientale, l’entusiasmo è palpabile per i “russi”, un termine generico per indicare i circa 1.000 mercenari dell’Europa dell’Est di stanza a Goma, e per il governo russo, che a marzo 2024 ha dichiarato di aver approvato un accordo provvisorio di cooperazione militare con Kinshasa.

Dal 2022, quest’area è colpita da uno dei conflitti più catastrofici del mondo. Con l’aiuto velato del Rwanda, la milizia dell’M23 ha violentato e massacrato la provincia del Nord Kivu e si è già avvicinata a più riprese alla capitale regionale Goma, come già accaduto diverse volte nello scorso decennio.

Mentre i Paesi occidentali sanzionavano Mosca dopo l’annessione della Crimea nel 2014, il Cremlino ha iniziato a spingere per firmare accordi di cooperazione militare con varie nazioni africane. Tra questi, un accordo militare del maggio 2019 con il Congo-Brazzaville/Repubblica del Congo, che ha visto la Russia inviare ‘’consiglieri’’ militari nel Paese e contribuire alla manutenzione delle sue attrezzature di fabbricazione sovietica. Il Cremlino ha affermato di aver siglato un accordo simile con il Congo DRC ad inizio 2024.

La posizione degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno designato il Gruppo Wagner come organizzazione criminale transnazionale nel gennaio 2023 e il Tesoro ha sanzionato persone e società collegate.

Negli ultimi cinque anni, le truppe di Wagner sono state individuate in Mali, Sudan, Repubblica Centrafricana, Libia e Mozambico e i suoi mercenari sono stati accusati di torture, stupri, rapimenti di bambini ed esecuzioni sommarie di civili oltre che contrabbando di oro e sfruttamento illegale di minerali, utilizzando il Camerun come hub logistico e di trasporto. Il gruppo si è anche impegnato in ingerenze elettorali (attraverso AFRIC, la falsa organizzazione di monitoraggio elettorale di Prigozhin) in Congo, Zimbabwe, Madagascar, Mozambico e Sudafrica.

A maggio 2023 si riteneva che la Wagner avesse sul campo circa 5.000 mercenari di stanza in Africa, molti dei quali ex soldati e detenuti russi. Il Gruppo Wagner e altre forze e “consiglieri” emergenti sostenuti dallo Stato russo sfruttano le risorse e le popolazioni dei Paesi africani per il loro tornaconto personale, visto che le risorse naturali diventano l’unico mezzo a disposizione degli Stati per pagare il costoso supporto militare della Wagner. 

‘’Sono una minaccia per la stabilità e la prosperità dei Paesi in cui sono presenti”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano in un comunicato.

E se la Russia può aver compiuto un’impressionante impresa di pubbliche relazioni anche in Congo DRC, convincendo i cittadini congolesi di essere un vero alleato, le azioni delle sue forze mercenarie in altre parti del continente raccontano una storia molto diversa. “Queste forze non riducono il terrorismo, ma piuttosto esacerbano la minaccia perseguendo tattiche draconiane e violente. Ciò si traduce in un drammatico aumento della violenza ciclica”, ha proseguito il Dipartimento di Stato.  

Da Wagner ad Africa Corps

Prigozhin e altri comandanti della Wagner sono morti nel quadro di un’esplosione che ha fatto precipitare il suo jet privato nell’agosto 2023, due mesi dopo aver lanciato un ammutinamento di breve durata che Putin ha definito un atto di tradimento. Wagner è stato sciolto alla fine del 2023 e i suoi combattenti sono stati trasferiti a unità sotto il controllo delle forze armate russe.

Ma il Gruppo Wagner continua a vivere in Africa e, secondo quanto riferito, è ora controllato direttamente dal Cremlino sotto il nuovo nome di Africa Corps.

A febbraio 2024, la BBC ha riferito che il generale Andrei Averyanov, capo di un’unità di intelligence militare russa specializzata in “omicidi mirati e destabilizzazione di governi stranieri”, ha assunto la guida di Africa Corps e sembra che stia ampliando gli accordi con Capi di Stato e giunte militari in Libia, Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Mali e Niger per contribuire a consolidare il controllo in cambio della cessione di diritti minerari alla Russia. Lo scorso giugno il Cremlino ha dichiarato che lo Stato russo non ha alcun ruolo negli interessi commerciali multimilionari di Wagner in Africa.

Marco Tamburro

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