Nardella

La clinical governance come missione strategica aziendale, verso una visione ottimale di efficacia assistenziale sanitaria

Professionista nell’ambito sanitario, garante di un’organizzazione impeccabile riguardo a linee guida e
protocolli dettati dalla comunità scientifica, con un forte background formativo nelle discipline manageriali;
in forte orientamento agli obiettivi e attitudine pragmatica. Si pone massima attenzione al miglioramento,
tramite eccellenti strategie di ottimizzazione del flusso del lavoro, nonché ottimizzazione dei processi
aziendali grazie alle ottime conoscenze di gestione.

Il mio lavoro di tesi intitolato “ La clinical governance come mission strategica aziendale, verso una vision ottimale di efficacia assistenziale sanitaria”; riguardo il corso di studi in “Management delle Organizzazioni pubbliche e sanitarie” presso Unitelma Sapienza. Questa analisi riflette su molte delle sfide e delle complessità coinvolte nella gestione e nell'ammodernamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia. Evidenzia la necessità non solo di adottare l'aziendalizzazione, ma anche di creare condizioni culturali e operative che permettano alle persone di gestire efficacemente le aziende sanitarie.  Ecco alcune considerazioni chiave tratte da questa esposizione:

  • La sfida del cambiamento culturale e organizzativo: la riforma del SSN, sebbene abbia portato a modifiche nelle regole formali, non ha sempre determinato un cambiamento automatico nei processi decisionali e nei comportamenti all'interno delle aziende sanitarie. Il cambiamento richiede una trasformazione culturale e operativa che consenta alle persone di adattarsi ai nuovi modelli di gestione e adottare le migliori pratiche.
  • Ruolo chiave dei dirigenti: i dirigenti rivestono un ruolo cruciale nell'aziendalizzazione e nell'implementazione di innovazioni. La loro capacità di adottare nuovi strumenti di gestione, trasferire conoscenze e competenze alle persone all'interno dell'organizzazione è fondamentale per il successo del cambiamento.
  • Selezione e formazione dei dirigenti: è importante selezionare dirigenti con le qualità adeguate per gestire le aziende sanitarie in modo professionale. La formazione e la promozione dei dirigenti dovrebbero essere basate su criteri scientifici e professionali.
  • Ruolo degli organi politici: gli organi politici hanno il compito di definire gli obiettivi e le priorità del sistema sanitario in modo responsabile e basato sulle esigenze della collettività. Devono evitare interferenze eccessive nella gestione delle aziende sanitarie per scopi politici e concentrarsi sulla valutazione dell'efficacia delle politiche sanitarie.
  • Compito dei direttori generali: i direttori generali svolgono un ruolo complesso come mediatori tra le richieste dei dirigenti e le direttive degli organi politici. Devono bilanciare la necessità di contenere la spesa sanitaria con la necessità di fornire servizi di qualità. La programmazione e il controllo di gestione sono strumenti importanti per gestire questa complessa situazione.
  • Equilibrio tra aspetti economici e aspetti di qualità: nelle aziende ospedaliere, è fondamentale mantenere un equilibrio tra l'aspetto economico della gestione e la fornitura di servizi di qualità. Il processo di programmazione e controllo di gestione aiuta a garantire che questo equilibrio sia rispettato.
In sintesi, l'efficace gestione delle aziende sanitarie richiede una combinazione di competenze, cultura, governance e strumenti. È una sfida complessa che coinvolge diverse parti interessate e richiede un approccio equilibrato per fornire cure di alta qualità in modo sostenibile. Quindi, ottimizzare il management sanitario richiede un equilibrio tra efficienza operativa e qualità di erogazione, nonché una comprensione approfondita delle dinamiche di creazione di valore a lungo termine. La Clinical Governance è un'approccio che mira a integrare queste diverse componenti per garantire che le aziende sanitarie siano in grado di fornire cure di alta qualità in modo efficiente e sostenibile. In questo scenario gli amministratori devono puntare a massimizzare il valore sistemico e a garantire una corretta distribuzione dello stesso, mediante il perseguimento di vari obiettivi, tra cui :
  • determinare la missione e la strategia
  • verificare l’efficienza e l’efficacia del ciclo di direzione
  • controllare l’effettiva valorizzazione degli asset
  • riscontrare la soddisfazione di tutti gli stakeholder
  • valutare l’adeguatezza dei dirigenti apicali
 La leadership è cruciale per guidare il cambiamento e assicurarsi che il personale sia adeguatamente preparato e motivato per adottare nuove pratiche. In definitiva, l'attuazione di piani di investimento richiede una leadership forte e una gestione efficace delle risorse per raggiungere gli obiettivi di miglioramento dell'assistenza sanitaria e dell'efficienza. Questi sforzi sono essenziali per garantire una sanità di alta qualità e accessibile a tutti i cittadini.

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Cannabis medicinale L’ottimo paretiano tra l’economia del dolore e la terapia del benessere

Presentazione

Dott. Francesco Diana

Frequenta per parte dell’itinere accademico il corso in “Marketing e Comunicazione Aziendale” presso l’Università degli studi di Bari; successivamente al trasferimento presso “Unitelma Sapienza” consegue il titolo di laurea in “Scienze dell’Economia Aziendale” discutendo una tesi in Economia Politica sul tema dell’economia del benessere e dei fallimenti di mercato. Attualmente in corso di specializzazione in “Economia e Sostenibilità” presso Unitelma Sapienza. Coltiva propedeuticamente agli studi economici l’interesse per lo studio della chimica dei materiali e delle biotecnologie, maturata ed acquisita con il titolo di tecnico tecnologico in “Biotecnologie Sanitarie”.

Cannabis Medicinale: Lottimo paretiano tra leconomia del dolore e la terapia del benessere" La disamina si presenta come un’analisi di carattere economico, ma che sottintende aspetti di carattere sociale e di Governance. La motivazione di ricerca proviene da fatti di cronaca risalenti al 2020 che evidenziarono l’incapacità da parte dell’istituzione pubblica nel sopperire ai bisogni dei cittadini, lasciando inevase le richieste di prescrizione per circa il 40% dei pazienti del SSN e comportando il conseguente fallimento nel garantire il diritto costituzionale alla salute. Dal 2007 in Italia grazie alle leggi 49/2006 e 242/2016 è concesso a medici specializzati come neurologi, oncologi e specialisti del dolore, la possibilità di prescrivere a circoscritte categorie di pazienti resistenti ai trattamenti con farmaci convenzionali, terapie palliative a base di preparati di infiorescenze femminili di cannabis. Ex ante l’emergenza pandemica a causa dell’aumento della domanda di prescrizioni, gruppi di pazienti in quasi tutto il territorio, salvo alcune eccezioni regionali, denunciavano l’impossibilità da parte delle farmacie di ottenere le forniture per i trattamenti previsti, sollevando un problema cruciale in termini di discontinuità terapeutica dei pazienti, inefficienza del sistema nella gestione delle rotture di stock e conseguente rischio sociosanitario per i pazienti nel ricercare altre fonti di approvvigionamento. La trattazione tuttavia, focalizzandosi principalmente su aspetti economici fornisce solo spunti per riflettere con pensiero critico sulle svariate possibilità di scelta nell’ideazione di un modello di mercato efficiente per quello della cannabis, che miri sia al miglioramento delle condizioni sociali ed economiche in termini di politiche di welfare e prevenzione, sia in termini di sfruttamento del potenziale gettito fiscale ricavabile dagli ammanchi contributivi attualmente assorbiti dal mercato sommerso, ma anche da quelli che potrebbero derivare dall’eventuale domanda aggregata soddisfabile. I limiti riscontrati nello svolgere la disamina sono molteplici; in primo luogo per l’unicum normativo che caratterizza la riservatezza di questo mercato in Italia; in secondo luogo per la difficoltà nell’ottenere garanzie sulla validità dei dati al consumo, considerando l’assorbimento indiscriminato delle tipologie di consumatori da parte del mercato illecito.  Partendo da questi presupposti, la finalità è stata comprovare e valutare sulla base dell’esperienza della California e del Colorado l’esistenza di esternalità positive e la possibilità da parte dello stato di poter modulare e contenere maggiormente i rischi attraverso le politiche preventive e regolamentative. Questo studio fornisce informazioni concrete sulle implicazioni economiche e sociali della politica di legalizzazione e regolamentazione dei prodotti a base di cannabis, consentendo di valutare l'efficacia e l'impatto di tali politiche di governance; con la speranza che si comprenda l’importanza di sviluppare un mercato che riesca a garantire la sussistenza della domanda interna, allargare i margini di mutabilità per i pazienti, ridurre la discriminazione nella distribuzione territoriale in base all’incidenza e rilevanza delle patologie, contribuendo allo stesso tempo alla crescita occupazionale e alla ricerca scientifica. In conclusione la trattazione non si pone come soluzione al problema ma cerca di studiarlo attraverso gli assunti dell’economia del benessere, mantenendo un approccio non polarizzato e un metodo data value.